1930 – 2019
Il confratello Carmine Danise, nato a Bracigliano (Salerno) il 15 febbraio 1930, entrò nelle Scuole Pie dopo alcun tempo presso i Padri Benedettini di Subiaco, dove ebbe il nome di Costantino. Il nostro P. Alfonso De Luca, suo compaesano, lo trasse agli Scolopi di San Giuseppe Calasanzio.
Con la Vestizione il 25 novembre 1951 iniziò il Noviziato che concluse con la Professione semplice il 30 novembre 1952. Nello Studentato “Calasanctianum” di Roma – Monte Mario, emise la Professione solenne il 7 ottobre 1956 e fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1958. Conseguì vari titoli di studio: Abilitazione Magistrale, Licenza in Teologia Pastorale, Equipollenza in Lettere e, presso l’Università di Cassino, la Laurea in Pedagogia.
Fu Insegnante nella Scuola Elementare e Ministro del Convitto nella nostra Casa di Frascati (1958-59). Trasferito ad Alatri (Frosinone) presso l’Ente “Stampa”, fu parroco di “San Gennaro” negli anni 1960-62. Fu poi Insegnante di Religione nel nostro Istituto “Calasanzio” di Napoli fi no al 1964. Passò quindi all’Istituto “S.G. Calasanzio” di Roma come Insegnante e Direttore del Semiconvitto fino al 1970. In seguito, fu traferito al Collegio Nazareno come Insegnante e fu anche Ministro del Convitto. Dal 1972 al 1976 fu nella nostra parrocchia romana di “San Francesco” come Aiuto-parroco ed economo, con insegnamento nel vicino Istituto “Calasanzio”. Negli anni 1977-80 fu nuovamente al Collegio Nazareno nel Semiconvitto. Quindi (1980–83) fu di nuovo nella parrocchia “San Francesco” come Economo, con insegnamento nella Scuola Media del Collegio Nazareno, dove, nel 1984, tornò di Casa anche come Direttore del Semiconvitto. Inoltre, ebbe a voler fare esperienze pastorali in diverse diocesi e visitò la famiglia del fratello in Argentina. Finalmente si stabilì presso la nostra parrocchia romana e, per alcun tempo, fece le funzioni di direttore in una scuola privata. Per brevissimo tempo fu Rettore della nostra Casa di Poli; tornato in parrocchia a Roma fu Rettore negli anni 1995–99 e, per alcuni anni, ricoprì l’incarico di Penitenziere Minore Straordinario nella Basilica Vaticana, dove il nostro Ordine ha un confessionale.
Ebbe molto a soffrire a causa di varie patologie, che affrontava con assidue cure, cosicché, per motivi di salute, si era ritirato presso la nipote Anna a Lecco (Lombardia), da dove, nella primavera del 2015, tornò alla nostra parrocchia romana gravemente invalido. Qui trascorse gli ultimi quattro anni di sua vita, sempre più debole e infine stabilmente allettato, ben accudito dalla Comunità religiosa, dal Personale, nonché dal badante uruguaiano Signor Andrea B. Si spense serenamente nelle prime ore del 27 aprile 2019, assistito al capezzale da due confratelli. Dopo le esequie nella nostra chiesa parrocchiale di Roma, per desiderio e volontà dei parenti, fu tumulato nella tomba di famiglia nella natia Bracigliano. R. I. P.
Luigi Capozzi Sch. P.
- “Il tavolo è diventato più grande” 75° Anniversario della Famiglia Calasanctica
- Famiglia Calasanziana
- Calasanzio, segno di speranza
- Nuova presenza scolopica a Timor Est
- Il Calasanzio, presente in mezzo alla tragedia
- DILEXIT NOS
- Il Concilio Vaticano II: sessant’anni dopo tra fedeltà e profezia
- La Tua autenticità, speranza per i bambini e i giovani. Professione solenne di Jan Furman