Incontro degli studenti calasanziani a Budapest

Dal 3 al 5 maggio 2024 si è tenuto l’incontro di formazione europeo degli studenti a Budapest. Per la Provincia Italiana hanno partecipato il professo semplice Gennaro Patrone e il postulante Antonio Ciaramella.

3/5/2024

Messa in inglese. Bellissima catechesi a cura di padre Carles Gill SchP Assistente Generale per l’Europa, dal titolo “Dall’ispirazione alla realtà”, iniziata subito con una domanda d’impatto: cosa dobbiamo cambiare per diventare lo Scolopio di cui i bambini e i giovani hanno bisogno? Dobbiamo partire dal Calasanzio, dal suo sogno che aveva di donare l’amore di Dio a tutti i bimbi e i giovani, ma tradurlo nell’oggi, perché la parola tradizione – ha sottolineato Carles- non significa etimologicamente essere immobili, ma spostarsi, rinnovarsi continuamente. Siamo chiamati a rispondere ai bisogni dei bambini e dei ragazzi. Come Scolopi abbiamo una storia di 400 anni ma non dobbiamo dare per scontato che arriveremo ad averne 500 se non ci impegniamo! 4 sono le chiavi di lettura del termine ispirazione (che è essenziale come il respiro).

Sinodalità: camminare insieme, lo Spirito parla per bocca dei fratelli!

andare avanti: dobbiamo essere missionari nella nostra vita di tutti i giorni e andare in periferia (es. da bimbo che vediamo escluso, triste, emarginato)

Identità e autenticità: Siamo chiamati a essere nuovi Calasanzi

Sostenibilità integrale= cooperare con gli altri, insieme!

Poi Carles ci ha dato del tempo per riflettere su come incarnare queste provocazioni che ci ha lanciato. Ha detto che non vuole che rimangano parole al vento o appunti scritti ma cose concrete. Quando ci incontriamo con gli altri è come un trampolino che ci dà nuove fonti di ispirazione. L’ispirazione può arrivare dovunque (con altri, da solo, in preghiera, in montagna), è luce di Dio, forte, potente, cruciale, occorre saperla coltivare. Padre Carles ci ha esortato ad avere un cuore docile, coraggioso e perseverante: docile, perché sappia accogliere con discernimento le ispirazioni del Signore; coraggioso perché le metta in pratica e perseverante perché non muoiano subito dopo ma portino frutto in abbondanza. Ha insistito soprattutto sulla comunità, sullo stare insieme che ci dà le ispirazioni.

Visita alla scuola degli scolopi di Budapest, tra le migliori e più rinomate del Paese. Parata con canti e discorso al corpo docente, agli studenti e a noi. Visita alla libreria e al museo degli Scolopi ungheresi.

Nel pomeriggio giro della città, divisi in tre gruppi che hanno visitato rispettivamente la chiesa di Santo Stefano con un panorama mozzafiato sulla città, il museo delle torture del comunismo, diversi castelli. Vespri dai padri paolini, eremiti che si ispirano a San Paolo del deserto.

4/5/2024

Messa in spagnolo. Catechesi di padre Grzegorz Misura SchP, dal titolo “La preghiera incontro con il Signore”. Descrizione delle varie false immagini di Dio che possiamo avere (Dio lontanissimo; Dio dei comandamenti; Dio giudice perennemente insoddisfatto di noi; Dio vecchio e incapace di agire; Dio impossibile da trovare e sempre nascosto; Dio “dalla bacchetta magica”…). Riflessioni a due su quali false immagini di Dio abbiamo avuto nella nostra vita. Il volto vero di Dio è il Dio della Misericordia. La preghiera è conversazione dell’uomo con Dio e conversazione di Dio con l’uomo: non può esserci un incontro vero con il Signore se facciamo monologhi o ascoltiamo soltanto, senza parlare mai con Dio, servono entrambi.

Incontro di Dio con la Samaritana, Zaccheo e i discepoli di Emmaus: Dio è il primo a volerci incontrare, fa più di quanto ci aspettiamo e ci stravolge la vita. 20 minuti di condivisione sul nostro incontro con Dio a coppie.

Catechesi a cura di padre Sereny Tamàs SchP, intitolata “Ascolto e accompagnamento”. Nella vita ci sono le amicizie in cui ci si ascolta a vicenda e gli accompagnamenti, quelli con un formatore, un insegnante, un padre spirituale in cui la relazione è verticale e non orizzontale. Riflessione sul brano dei discepoli di Emmaus. Immaginiamo cosa sarebbe accaduto se non avessero avuto nessuno che li accompagnava. Possiamo essere Gesù che accompagna o il discepolo senza nome che viene accompagnato. Dono dell’ascolto totale è essenziale per un accompagnatore. Gesù, anche se ha tutte le risposte, fa domande, mette al centro non se stesso ma i sentimenti degli altri. Dal lato dei discepoli è essenziale essere trasparenti in tutto con i formatori: la trasparenza richiede forza d’animo, non è facile, ma è necessaria, altrimenti non è possibile diventare Scolopi e farsi accompagnare. L’accompagnatore non deve essere mai giudice, deve avere empatia e ironia come Gesù; risulta diabolico per il formatore pensare di conoscere il volere di Dio sulla persona che accompagna, che deve solo essere accompagnata, affinché possa scoprirlo. Dio diventa compagno, spezza il pane con i discepoli. La convivialità è importante per far sperimentare l’amore.

Visita alla ridente citta di Vàc. Presentazione del provinciale ungherese Viktor Zsòdi SchP e prove di canto gregoriano con padre Gyorgy Keseru SchP; barbecue presso la nostra scuola nella città.

Oltre alle bellissime catechesi ascoltate e ai luoghi visitati, desideriamo in queste poche righe finali ringraziare il Signore per la parte più meravigliosa e indimenticabile di questo incontro: i tanti ragazzi Scolopi che abbiamo avuto il dono di inincontrare, le amicizie strette, i sorrisi, i canti insieme, i momenti di convivialità e di profonda condivisione, nella gioia del Cristo risorto che si è fatto nostro compagno di viaggio.

Pren. Antonio Ciaramella – Testo

Fr. Gennaro Patrone – Fotografie

Condividi con i tuoi