CARATTERISTICHE DI UNA PEDAGOGIA SPIRITUALE[1]

La concezione spirituale del Calasanzio informa la sua concezione pedagogica e la sua prassi educativa. Quindi la sua pedagogia è una pedagogia spirituale i cui tratti caratteristici sono:

 

  1. l’impegno educativo -di preferenza in favore dei poveri- si vive come un vero “ministero” apostolico;
  2. l’educazione impartita tempestivamente viene considerata come l’intervento decisivo per assicurare il bene della persona e della società;
  3. l’impegno più forte bisogna riservarlo per i più bisognosi di aiuto (il miglioramento del popolo costituisce il vero progresso della società);
  4. la promozione culturale e umana delle nuove generazioni non bisogna considerarla come un lusso o un privilegio di una minoranza, bensì come un diritto di tutti;
  5. l’azione educativa deve iniziare fin dalla prima infanzia, quando i fanciulli sono più malleabili;
  6. collaborazione apprezzata e richiesta espressamente con la famiglia;
  7. bisogna spingere le autorità pubbliche a prendersi cura del problema educativo;
  8. l’educazione deve tendere più a prevenire il male che a correggere e reprimere uno sviluppo erroneo della crescita;
  9. se è necessario, l’educatore deve sapere correggere in modo tempestivo, ragionevole e amorevole;
  10. l’azione educativa deve appoggiarsi su un grande amore e deve svolgersi con pazienza tenace, senza pretendere di vedere risultati immediati;
  11. l’educatore è solo “cooperatore della Verità”, ma la sua collaborazione è preziosa ed indispensabile e, per questo, deve tradursi in una presenza costante e discreta;
  12. fiducia nel fatto che è possibile armonizzare la fede e la ragione; la vera scienza non potrà mai ostacolare la fede;
  13. l’azione educativa deve far crescere in modo armonico l’uomo e il cristiano, assicurando alla vita del giovane uno sviluppo integrale e felice;
  14. l’educatore deve aiutare il giovane a raggiungere quelle abilità che gli permettano un inserimento positivo e rapido, sia professionale che sociale;
  15. la grande importanza data alle attività integrative di tipo religioso, ricreativo e formativo;
  16. opzione chiara a favore di un metodo didattico breve, chiaro e pratico; e apertura ai metodi nuovi che vengono sperimentati come realmente efficaci;
  17. validità permanente della scuola, mezzo preferibile e fondamentale per l’educazione;
  18. l’educazione popolare è il mezzo più efficace di riforma della società e della Chiesa.

La formula Pietà e Lettere, che appare frequentemente nelle Costituzioni del Calasanzio e che con il tempo è arrivata ad essere il motto programmatico della sua opera, è una felice espressione della sintesi di spiritualità pedagogica e di pedagogia spirituale ed indica, nello stesso tempo, la dimensione integrale del suo programma educativo, che tende a far crescere insieme l’uomo e il cristiano (FEP, n. 7).

 

[1] CONGREGAZIONE GENERALE DELL’ORDINE DELLE SCUOLE PIE (1995). Spiritualità E Pedagogia DI S. Giuseppe Calasanzio. Saggio di sintesi. Roma Edizioni Calasanziane. Pp. 76 - 78